Sogna e sarai libero nello spirito, lotta e sarai libero nella vita!
C’è bisogno di lotta.
C’è bisogno della partecipazione attiva per trasformare questo mondo, la città, il lavoro, la scuola, la sanità pubblica, i trasporti e i diritti sociali in generale sono sotto attacco da molti anni.
Non dobbiamo dimenticare che questi diritti furono conquistati da lotte sociali e politiche dei lavoratori, degli studenti e degli strati sociali svantaggiati. Il capitalismo di per sè andrebbe solo nella direzione dell’estrazione del massimo profitto da ogni cosa, trasformerebbe in merce tutto quello che potrebbe.
Le lotte in questo Paese e nel mondo hanno consentito l’inversione di questa direttrice, la sanità pubblica ha permesso a tutti di curarsi, la scuola pubblica di istruirsi e così via, oggi vengono smantellate per fare sempre più spazio ai privati.
La tecnica è sempre la stessa: Si definanziano i servizi pubblici, i servizi pubblici diventano inefficienti, si spingono i privati che funzionano meglio fino a smantellare il pubblico o ridurlo ad essere insignificante. In questo contesto i ricchi si arricchiscono e i poveri non hanno accesso ai servizi e rinunciano a curarsi, studiare etc
La città non ha un destino differente, il profitto economico determina di più delle necessità collettive, ambientali e anche archelogiche e paesaggistiche. La nostra città è meglia nera da anni per il consumo di suolo, eppure rimane il paradosso di moltissima gente senza casa e circa 250.000 appartamenti vuoti. una soluzione al di fuori di aumentare le costruzioni esiste. Anche qui solo la lotta della cittadinanza attiva ha permesso la tutela di aree verdi e di spazi collettivi.
La guerra è un’attività che per la nostra costituzione ci dovrebbe essere estranea, la dovremmo ripudiare, eppure tutti i governi almeno già nel 1990 con la prima guerra del golfo aumentando negli ultimi anni 90 con la guerra alla Yugoslavia e l’attacco NATO alla Serbia, e poi con la serie di aggressioni militari giustificate a suon di menzogne dopo l’undici settembre 2001: Afghanistan, Iraq, Libia, Siria… Contrastare la guerra è la necessità assoluta.
Per questo il CIP è parte attiva nelle lotte contro la guerra, per i diritti sociali e civili, per la difesa dell’ecosistema e per una città vivibile e servita.
C’è bisogno di lotta per un mondo migliore!